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Gay & Bisex
IN CASA DI ACCOGLIENZA PER SOGGIORNO DEI MIGRANTI – RIPROPOSIZIONE A QUATTRO
di Alvertn
19.04.2018 |
9.181 |
4
"E poi io mica sono ancora venuto..."
IN CASA DI ACCOGLIENZA PER SOGGIORNO DEI MIGRANTI – RIPROPOSIZIONE A QUATTRO La nottata passata con Mohamed ha lasciato il segno. È stata una notte bella, passionale, piena di dolcezza, di voglia, di contatto, di carnalità e di sborra.
Al solo ripensarci sento le farfalle nello stomaco, i cazzo che risponde e si agita.
Ed il suo corpo, liscio, con pochissimi peli, lucido e scuro, il suo bel cazzone, come asta pronta a prendermi, e il buchetto che vedi scuro ma diventa rosato aprendolo, come un fiore sboccia con questo colore tenue, sullo scuro è un richiamo impossibile da non farsi ammaliare.
Favoloso, da rifare, da diventare ritmico, periodico, frequente.
E poi .... il richiamo dei suoi amici, degli altri tre di quella serata memorabile...
Mmmm ho il cazzo ritto, chiuso negli slip, che si agita, che vorrebbe qualcosa per se, e non solo stimoli della mente, ed io pure, vorrei sesso.
Mohamed mi ha riaperto la fantasia sopita, o meglio da me soffocata, di ripetere l'esperienza a quattro con Abdul, Cesar, Yanez e lui.
L'eccitazione mi assale ma la ragione frena.
L'incontro non può essere fatto da me, troppo il rischio di essere visti dagli altri ospiti. La casa del mio amico non la ho più, lui è tornato e non sa e non è interessato a sesso fra maschi. All'aperto ma dove. Posti sicuri per un simile incontro non ne conosco, e poi all'aperto il sicuro non esiste, può sempre passare qualcuno che per svariati motivi arriva dove siamo noi a divertirci, anche se li normalmente non passa mai nessuno.
Il cazzo duro mi stimola a cercare una soluzione, ho il culo che si agita al pensiero di quei quattro bei cazzi scuri che forse lo tornano a trovare.
Momentaneamente non trovo soluzioni plausibili o reali.
Forse trovare un amico ospitale, ma non mi viene in mente nessuno.
Va bene, ci penseremo dopo, riprendo il lavoro e con esso mi distraggo da questo pensiero e mi rilasso.
Lavoro bene, veloce e concentrato, mi piace cosa sto facendo. Pausa caffè, si ne ho proprio bisogno. Prendo la chiavetta per la macchina erogatrice di bevande calde e vado a prendere il caffè. Appena staccato dal lavoro, mi arriva subito il pensiero dell’orgetta. Mi assale e mi tormenta. Soluzione mi urla nella testa e non riesco a trovarne. Inserisco la chiavetta nella macchina premo caffè espresso, zucchero normale e la macchina parte e fa rumore di un trattore.
Quando smette il rumore, leggo bevanda pronta e ritiro il mio bicchiere di plastica con la palettina in plastica nel caffè caldo che sa di plastica, ovviamente con il caldo rilascia
Bevo a piccoli sorsi, sia perché è caldo sia perchè mi fa un po’ schifo, ma non ho voglia di attraversare la strada per andare al bar, un vero bar.
Mentre sorseggio penso a chi potrebbe ospitarci, passo i vari amici di sex ma non trovo nessuno che possa farlo o che vorrebbe farlo.
Chi perché non ha disponibilità piene dell’appartamento, diciamo sposati per essere generici, chi invece ha la disponibilità non è disposto a orge. Mi rendo conto che comincia ad essere difficile risolvere il problema anche se la voglia è tanta ed aumenta ad ogni pensiero di incontrarli. Ed al pensiero il mio cazzo si agita e si pianta nello slip.
Va bene, ci penserò dopo, torniamo a lavorare, chissà che non si sblocchi qualche idea recondita nel cervello.
Mi avvio con passo lento, sempre sorseggiando la schifezza calda quando incontro Cesar. Immagina il colpo al cuore, l’adrenalina che sale alle stelle, il cuore impazzisce, il cazzo sbraita, la salivazione si azzera, per fortuna che ho con me la schifezza calda. “ciao, ho bisogno, puoi?” mi chiede. Degluttisco a fatica, prendo un sorso di caffè, “si posso, vieni con me in ufficio.”
Entriamo, lo faccio sedere e io vado al mio posto dall’altra parte della scrivania.
“dimmi” mentre mi siedo e appoggio sul piano li bicchiere si plastica ancora caldo
“ecco, ieri incontrato mi amico, amico di tempo dietro, e sono andato casa sua. Bevuto the e parlato. Poi sesso. Ha grande cazzo e mi ha messo tutto in culo e poi tutto bocca. Buon cazzo buon liquido.” Ascolto “dopo io detto che ho amici per sex, e noi andare da lui. Ho detto dei tre amici e di te. Quando detto che tu bianco lui interessato molto, lui detto che piacerebbe romperti culo e riempirti bocca. Io detto che hai preso quattro cazzi noi, e poi bocca. Lui detto ok domani sera. Tu va bene, Mohamed Yanez già detto si. Tu?”
Resto in silenzio un attimo, faccio finta di pensare, “si, va bene, anzi benissimo. Dove ci vediamo”
Cesar mi dà indicazioni dove ci troviamo, sotto casa del suo amico, si chiama Alì. Mi conferma che saremmo in sei con me, i quatto e Alì, ed il grosso del gruppo usufruirà delle mie aperture, si modo gentile per dire bocca e culo.
Mi saluta sorridendo felice.
E non sa quanto lo sia io. Mi ha risolto il problema del luogo, la voglia di sentire un pò di cazzi duri in me, di assaporare sborra calda e essere preso da diversi insieme
Sono veramente contento e vado a fare due passi in centro anche se ormai è sera Le strade sono trafficate sia da auto che da pedoni, un bel via vai e una gran bella zona viva.
Giro e vado a fare due passi nella zona del parco cittadino, all’imbrunire e la notte è frequentata da cercatori di sesso di tutti i generi, etero, gay lesbiche, travestiti, bisessuali. L’idea è di essere rimorchiato o di rimorchiare. Ho il cazzo duro e voglio svuotarmi. L’attesa di trovare la soluzione mi ha eccitato troppo ed ora devo scaricarmi per poter rilassarmi.
Arrivo all’esterno del parco che il buoi è iniziato, i lampioni fanno una luce fioca giallastra con visibilità direi scarsa quasi fumosa, ma meglio così per quello che cerco
Mi incammino per il viale principale, nessun movimento e tutto tranquillo. Cazzo vuoi vedere che è una serata no, che non c’è nessuno che cerca stasera?
Vengo subito smentito, il mio dubbio svanisce. Seduto su una panchina un uomo sui 45 anni senza pantaloni con il cazzo in mano, cazzo duro da 18 cm circa che se lo trastulla.
Appena mi vede lo mostra meglio e “lo vuoi?” Io lo guardo, poi guardo lui negli occhi, mi piace e “si lo vorrei” e sorrido. ”perfetto, succhiamelo allora che poi ti scopo”
Si alza e si siede sullo schienale della panchina per essere più alto e farsi succhiare meglio. O vado vicino e gli lecco il cazzo e le palle, poi risalgo e mi prendo in bocca la sua cappella umida e saporita di liquidi pre, lecco bene e poi inizio a pomparlo profondamente e lui sospira ad ogni mio affondo, me lo gusto per una decina di minuti. Il cazzo ora e durissimo, venoso e pulsa di voglia.
“bene ora ti scopo”, mi sposta il viso “appoggiati allo schienale così ti prendo meglio”: Prima mi abbasso pantaloni e slip poi eseguo e mi appoggio. Sputa sulla mano e passa la saliva attorno al mio buchetto, poi saliva le dita e le porta all’accesso ed entra con due dita bagnate senza grande resistenza “bella troietta aperta che ho oggi da fottere ”.Dopo aver lavorato bene il buchetto, ruotando e spingendo, escono le dita e la cappella da me bagnata si appoggia. La posiziona con cura, presta attenzione che piano piano entri allargando il culo tirando l una chiappa alla volta per poter entrare meglio. La punta della cappella è avvolta dal mio ano, la sento, m piace, calda pulsante, vogliosa. Entra duro, colpo secco e spinge oltre al fondo, le sue palle si schiantano sulle mie, mi toglie il fiato, un sussulto di sorpresa. Si ferma “cazzo ti ho aperto bene, ora ti sbatto, ti sfondo e ti riempio, goditi il mio attrezzo caldo troietta, poi ne vorrai ancora”
Inizia a scoparmi, o meglio sbattermi con tanta energia, con forza con violenza, esce e rientra affondando tutto il corpo del suo cazzo dentro e avanza ad ogni botta. Mi piace da morire e godo, con gli occhi chiusi per percepire ogni piacere, anche il più piccole sul mio corpo.
Una mano prende il mio braccio e delicatamente lo fa spostare, apro gli occhi, un maschio con il cazzo in mano, duretto vuole sedersi davanti a me, “dai che mi succhi il cazzo e mi bevi tutto, ho visto come sei troia, non perdere neanche una goccia succia” si siede sullo schienale e mi tira la testa sul cazzo, che subito apprezzo e succhio con piacere e completa il godimento. Cazzo in culo che mi sbatte e sfonda e cazzo in bocca che assaporo e mi riempie.
Succhio e mi godo questo cazzo, non grande ma pieno di voglia e continua a rilasciare liquidi piacevoli che mi gusto.
Ha una voglia matta, me lo succhi per meno i 10 minuti che sospirando e gemendo inizia a svuotarsi in bocca, getti caldi di sperma arrivano e degusto e ingoio. Una diecina saranno e in contrazione stringo il buco del culo e anche l’impalatore inizia a godere, il suo cazzo pulsa, pompa vibra ed esplode dento. Percepisco distintamente ogni suo schizzo dentro, ogni contrazione ogni getto ogni piacere e godo disperatamente dal piacere.
Il cazzo esce dalla bocca e l’altro dal culo, ed io riapro gli occhi. “tocca a me ora” è la voce di uno dietro di me, che non aspetta un istante ed è già dentro di me a scoparmi, probabilmente ha goduto della scena e scopata ed ora vuole svotarsi anche lui, e un altro si piazza a sedersi con in cazzo in mano che me lo offre, poggiando la mano sulla testa e spingendomi dolcemente verso il basso Il cazzo in culo è durissimo, piu piccolo del precedente sia in lunghezza che in diametro, ma sa muoversi bene ed io contraggo i muscoli e il ventre per richiudere e avvolgere il membro caldo. In bocca è più o meno come l’altro, sempre molto bagnato e il sapore è più amarognolo del precedente, ma sempre gradevole
Mi scopa bene e mi piace, comincia a colare lo sperma dell’altro dal culo e scivola lungo le cosce ma chi mi scopa non ci fa caso, anzi gradisce la maggior lublificazione del condotto e scivola dentro e fuori meravigliosamente. L’attesa credo abbia il sopravvento e saranno stati eccitatissimi perché vengono entrambi, uno dopo l’altro, in poco tempo. Mi riempie il culo e sento che esce il liquido ad ogni schizzo e scopata, mentre mi gusto il saporito nettare che mi offre il cazzo in bocca, una bella dose di sborra calda.
“cazzo che bella scopata, sei proprio una bella troia con un culetto da favola….” Mi dice lo scopatore tirandosi fuori l’uccello dal caldo accogliente mio buco, e pulendolo sulle mia chiappe, e assieme esce anche dalla bocca, perfettamente lindo e pulito. “bravi, adesso ci sono io”, mi giro e mi alzo, un po di mal di schiena per la posizione, guardo e ci sono altre te persone con il cazzo fuori che si masturbano per tenerlo duro. “ultimo giro ragazzi, poi basta. “
“ma siamo in tre, uno resta in bianco?” “dai uno mi scopa e due li succhio a turno”
Altra scopata e succhiare due cazzi è bello, uno in bocca e l’altro che ti accarezza il viso. Non resistono tanto neppure questi, e la sborrata in culo è velocissima e poco proficua, pochi schizzi e cazzo subito moscio, in bocca un cazzo mi sborra e bevo con gusto ma perdo il secondo che mi sborra in faccia e sui capelli corti.
Sono arrivate altre due persone ma io prendo su le mie cose e vado verso la fontanella, li lavo viso e testa dalla sborra, poi il culo dopo averlo svuotato a terra e mi accorgo solo adesso da quanta ne ho fatta uscire che mi hanno riempito come un otre, mi asciugo con la canottiera, mi rivesto e proseguo il mio giro. I due ci son rimasti male … ma chi se ne frega. Ho appena preso 3 cazzi in culo, tre sborrate in bocca ed una in faccia, un pò di riposo ci vuole… e che cazzo
Mi sento in parte appagato, mi manca ancora qualcosina ma chissà cosa più essere
Cammino, mi sento come se avessi ancora un bel cazzo in culo ma non tengo le gambe larghe. Senzazione ancora piacevole pervade il mio corpo ed il mio spirito. Mi sono goduto una bella serie di cazzi e mi è piaciuto molto. Ho bevuto e gustato il loro nettare, non tutto ma alcuni, e anche quello mi è piaciuto e li ho gustati da vero intenditore.
Passeggio pensando a quanto appena successo e all’incontro che avrò domani con Cesar e gli altri…. Mi si stimola tutto e mi torna ad assalire la voglia. E poi io mica sono ancora venuto.
Forse dovevo farmi anche gli altri due, ma ormai è passata… ma si dai .
Proseguo per il parco dirigendomi verso una uscita e per poi spostarmi verso casa. Prendo una scorciatoia, una stradina sempre inghiaiata ma più stretta. Gira di lato e taglia il curvone ampio del viale.
Passati 200 metri, davanti a me, in piedi uno, scarpe rosse laccate con tacco altissimo, gambe lunghe e affusolate, calze a rete nere a maglia ampia che termina a reggicalze, tanga nero di pizzo che nascondono a male pena cazzo e palle, un toppino nero trasparente che lascia intravvedere i capezzolini di maschio, parrucca a caschetto sempre nera, labbra rosse fuoco di rossetto lucido, trucco bello sugli occhi sempre nero.
Mi vede e viene verso di me, io la guardo dai piedi alla testa e dalla testa ai piedi, a pochi metri da me, quando entra nel fascio di luce del lampione, si gira mostra il culo le chiappe nude e solide. Un gran bel culo davvero. Si rigira verso di me…”lo vuoi?? Serata delle offerte “hai un gran bel culo, si lo vorrei.” Mi lascia avvicinare poi si accuccia piegando le ginocchia, apre i pantaloni e tira fuori l’uccello gia bello in tiro. “ma che bello, sei quasi pronto allora”
Se lo ficca in bocca e lo succhia bene. Siamo sul bordo della stradina, visibili a tutti quelli che possono passare, ma non se ne cura ed io meno di leu/lui.
Lo vuole in culo e abbandona il cazzo dalla bocca e si gira strisciando le chiappe sul mio cazzo duro.
Sposto il filo del perizoma e posiziono la cappella “pronta?” fa cenno di si con la testa e affondo la penetrazione con costanza e pressione. Entra senza problemi e le piace. Mugola e parla di essere sbattuta eccc. Io me la scopo come piace a me. Con contini cambi di velocità con affondi violenti e uscite dolci per rientrare con forza sino in fondo. La scope bene e mi piace e lei gode da troia, si agita e muove, mugola e sospira. Vedo con la coda dell’occhio due figure nella penombra che assistono e sono ferme. Si godono lo spettacolo. Io aumento l’impeto e la voglia di riempire quel bel culo caldo e molto accogliente, Una mano mi palpa le chiappe e mi giro senza smettere. Uno dei due e dietro di me e mi palpa, l’areo si porta davanti alla troiette con ‘uccello in tiro in mano e “succhialo troia, forza e non smettere mai, solo quando ti dirò io basta.”
Non aspettava altro e si mette a succhiare quel cazzo turgido mentre la scopo pesantemente. Quasi mi rivedo io prima con quegli altri. Il palpatore delle mia chiappe tasta il buchetto. ”buchetto pronto ad accogliere un bel cazzo voglioso?” mi chiede sottovoce vicino all’orecchio. Mi giro, lo guardo penso fra me ma si dai che un altro cazzo in culo fa solo bene, Gli fisso gli occhi e con la testa accenno ad un si.
Lui si sputa sulle mani e lubrifica il culo. Poi appoggia la cappella calde e entra piano. L’accesso mi eccita e non mi trattengo. Mentre inizia a scoparmi io inizio a sborrare nel culo della troietta, sborro tanto e contraggo i muscoli anali e le contrazioni stimolano il nuovo venuto che appena entrato già non riesce a tenere e sborra in me sospirando ed imprecando per essere venuto così in fretta.
Abbandona il mio culetto ed io l’altro. Il cazzo mi sbrodolante ed il suo pure. Faccio per pulirmi con fazzoletti di carta e lui mi ferma la mano e mi lecca il cazzo con piacere. Pulito bene mi ringrazia ed io comincio a rivestirmi. Felice di questa nuova avventura e vedo che ora si è tuffato a leccare il culo della troia, culo con la mia sborra che probabilmente esce. Mmmm troia anche questo.
Riprendo il passeggio veloce verso il rientro a casa. E niente più sorprese, sono state anche troppe per una serata che forse andava in bianco,
arrivo alla casa di accoglienza entro in ufficio, chiudo vado in camera , doccia per lavarmi giù il sesso ancora addosso e poi a dormire
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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